Oculus Rift S

Oculus Rift S, il nuovo visore di realtà virtuale per il gaming di alto livello

É arrivato sul mercato il nuovo Oculus Rift S, la versione aggiornata e potenziata del visore di realtà virtuale pensato per il gaming di alto livello. I principali miglioramenti riguardano l’ergonomia e la praticità d’uso, in quanto per utilizzare il device è sufficiente collegare un cavo Display Port e un cavo USB al pc. Non c’è quindi bisogno di sensori esterni poiché all’interno del visore ci sono tutti i dispositivi per monitorare lo spazio esterno. Altre importanti modifiche riguardano il design e la qualità dell’immagine che analizziamo nei successivi paragrafi.

Oculus Rift S, come cambia il design?

Rispetto al modello originario il design di Oculus Rift S è stato notevolmente modificato per poter inserire le 5 videocamere. In totale il dispositivo pesa 563 grammi che però non causano alcun problema grazie ad una vestibilità decisamente più ergonomica. Oculus Rift S si indossa con un anello regolabile da appoggiare sulla fronte e dietro la nuca più un carrello con cui avvicinare o allontanare il visore dagli occhi. A differenza dei visori tradizionali, che premono attorno agli occhi rischiando di irritarli, questo modello permette di respirare più comodamente e si indossa facilmente senza il rischio di appannare le lenti.

Un’apposita cinghia con strap superiore garantisce la massima stabilità del visore, purché si stringa sufficientemente l’anello tramite la manopola posteriore. L’audio viene gestito da un jack da 3,5 mm, anche se non è necessario l’utilizzo di una cuffia poiché nel dispositivo sono già integrati un microfono ed un altoparlante. Il design estremamente comodo ed ergonomico consente di indossare Oculus Rift S anche con gli occhiali da vista senza alcun problema.

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Qualità dell’immagine migliorata

Oculus Rift S monta due schermi con risoluzione totale di 2560×1440 pixel, un bel salto di qualità rispetto ai 2400×1080 di Oculus Rift. Gli schermi sono LCD con un refresh date di 80 Hz, una soluzione che offre un’immagine più realistica e naturale ma con neri meno profondi. Questa scelta fa storcere un po’ il naso poiché si riducono i colori intensi ed i forti contrasti che invece risultano molto apprezzati nelle sessioni di gaming. In generale l’immagine risulta nitida, definita e piacevole anche se ci sono ulteriori margini di miglioramento che magari vedremo nei modelli successivi.

Area di gioco e controller

Oculus Rift S richiede un’area di gioco di almeno 1 x 1 m e col sistema Guardian comparirà un muro virtuale da non oltrepassare per evitare di urtare contro ostacoli reali. Tra il muro virtuale ed il muro reale è opportuno mantenere una tollerabilità di una decina di 10 cm per evitare di urtare oggetti con le mani. É comunque possibile visionare il mondo reale circostante senza togliersi il visore con il sistema Passthrough+.

I controller non presentano particolari novità, sono alimentati da una singola batteria AA e dotati di un joystick analogico, un grilletto ed un pulsante sulla spalla dell’impugnatura. Nel momento in cui i controller escono dall’area visiva delle telecamere si può perdere il tracking per pochi secondi, anche se questo non è un problema di Oculus Rift S ma di tutti i visori sprovvisti di sensori esterni. Tale difetto si riscontra comunque solo in quei giochi in cui è richiesto un notevole movimento che porta il controller dietro il corpo o la testa.

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